Biagio Capparelli è nato ad Acquaformosa nel 1956; ha frequentato l’Istituto d’Arte (sezione arredamento) a Castrovillari, conseguendo il diploma di maestro d’arte nel 1976; ha poi frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Roma (indirizzo decorazione), conseguendo il diploma nel 1980 con una tesi in storia dell’arte dal titolo Cenni sulle origini storico-artistiche della Badia Cistercense di Acquaformosa e figlie. Intanto, nel 1978 veniva scelto dal suo docente di decorazione, il prof. Augusto Ranocchi, come collaboratore nella realizzazione di un mosaico nella Chiesa della Pietà di Lamezia Terme; un incarico che lo porterà ad apprendere la tecnica musiva esercitata ancora in collaborazione con il suo maestro l’anno successivo, nel 1979, nella realizzazione di un mosaico nella chiesa del Sacro Volto a Reggio Calabria, nonché nel 1980 nell’esecuzione del mosaico della Theotôkos in trono nel catino absidale della cattedrale di San Nicola di Mira a Lungro.
Tra il 1982-83 presta servizio presso l’Istituto Magistrale parificato di San Giorgio Albanese in qualità di docente di disegno e storia dell’arte. Sempre nel 1983 collabora con il prof. Walter Cinti alla realizzazione di un mosaico nella cappella della Scuola di Fanteria di Cesano (Roma).
Tra il 1984-85 si specializza a Roma in arredamento sacro. Nel frattempo comincia a collaborare con vari ingegneri civili calabresi, occupandosi di ideazione del disegno architettonico. Nel gennaio 1987 sposa Francesca Giacomelli con cui si stabilisce ad Acquaformosa. Contattato da papàs Vincenzo Matrangolo, parroco di Acquaformosa, per la decorazione della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, gli suggerisce di utilizzare il mosaico in ragione della sua maggiore capacità di sopportare la dilatazione termica dovuta agli sbalzi di temperatura tipici della zona geografica in cui sorge la chiesa. Papàs Matrangolo gli commissiona così, la decorazione musiva della chiesa nel luglio del 1988. Biagio Capparelli prima di mettersi al lavoro si reca a Studiare sul posto le maggiori realizzazioni musive del nostro Paese. Nel 1990 dopo aver elaborato il progetto dei primi 300 mg di mosaico, ne sottopone il disegno alla Commissione Eparchiale per l’Arte Sacra, presieduta dal vescovo, e ne riceve l’approvazione. Da quel momento che ha inizio il lavoro di rivestimento musivo della chiesa di S. Giovanni Battista che ancora oggi non è del tutto completato.