Una delle figure storiche maggiormente importante per Acquaformosa
è stata quella di Padre Vincenzo Matrangolo, che nasce ad Acquaformosa il 6 dicembre 1913. All’età di 15 anni rinuncia a seguire i suoi familiari che partono per l’America. Viene ordinato sacerdote il 14-06-1936, diventa parroco di Acquaformosa dal dicembre del 1939. Quando ancora era studente a Roma, una voce interiore gli suggerisce di rinunciare alla vita monastica a cui per inclinazione, studio e riflessione, era naturalmente portato.
Negli anni 50 rinuncia all’invito del Cardinale Tisserant di prestare il suo ministero presso gli uffici Vaticani (per fare carriera); rinuncia a diventare professore di filosofia e teologia in seminari.
Nel 1957 volevano trasferirlo nella rinomata parrocchia di San Demetrio Corone. Rifiuta. Il Papa lo nomina Vescovo di Piana degli Albanesi. Dopo una lunga riflessione rinuncia all’episcopato. Tutte queste rinunce in cambio di cosa. Forse di nulla. Non è l’uomo Vincenzo Matrangolo che agiva, ma era Dio che agiva in lui. E faceva maturare in lui una convinzione che è, io credo, alla base della sua attività: “Se non vado io ad Acquaformosa, chi ci andrà?” Questa la domanda che tormentava il giovane seminarista e poi il giovane prete. Con questa convinzione e con l’intenzione di portare Roma ad Acquaformosa, come lui dice, papàs Vincenzo Matrangolo inizia il suo apostolato in un periodo tristissimo, in piena guerra, con un popolo martoriato e povero. Attraverso l’ufficio Vaticano dei prigionieri di guerra diretta dal vescovo Evrainoff ha fatto avere notizie ai familiari dei militari di Acquaformosa. Attraverso la cosiddetta POA ha istituito il primo “Refettorio del Papa” per la gente povera. Ma la sua lungimiranza lo portava a programmare anche iniziative che al momento sembravano quantomeno bizzarre.
Nel 1948 costruisce un campo di calcio. Le donne pensavano: non hanno scarpe per camminare, figuriamoci per giocare. Ed infatti giocavano scalzi. Istituisce uno dei primi cinema sonori della zona, dove vengono proiettati oltre 400 films. Costruisce l’asilo infantile ed il centro di prevenzione giovanile dove sono stati ospitati più di mille ragazzi di tutta la Calabria, in gran parte recuperati alla vita. Proprio oggi su internet ho recuperato una lettera scritta dall’Ing. Aldo Mainieri di Morano Calabro che è stato il progettista delle opere realizzate, ma anche consulente e amico di papàs Vincenzo Matrangolo.
Poi la parte nota a tutti.
– Professore di teologia spirituale orientale alla facoltà teologica ecumenica “San Nicola” di Bari;
– Amabile conferenziere. In Puglia, in Calabria e, soprattutto in Sicilia, ha parlato di spiritualità orientale più volte. In una di queste ha parlato della Venerazione alla Madre di Dio nella tradizione della Chiesa Bizantina, da cui è tratto un omonimo volume che è stato apprezzato anche dal Papa;
Ed infine attento conservatore e promotore di arte. Ha restaurato le chiese di Acquaformosa e ha costruito la Chiesa della Misericordia dove ha collocato un’icona della Madonna dell’Axion Estin dipinto in Grecia.
Dal 1988 ha dato avvio ai lavori di mosaicamento della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, incaricando il maestro Biagio Capparelli. di realizzare un’autentica opera d’arte.
Si è reso responsabile anche di molte altre attività spirituali e culturali per cui Acquaformosa e gli acquaformositani andranno fieri nei secoli.
Nel 1999 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onore di nominarlo Commendatore della Repubblica.
Nel 2000 il Comune di Altomonte gli ha conferito il premio “Sensivismo”.
Altri riferimenti all’opera di Papàs Vincenzo Matrangolo:
– EPARCHIA di Lungro degli Italo Albanesi dell’Italia Continentale