La chiesa di San Giovanni Battista, ad Acquaformosa, è l’unica dell’eparchia che sia rivestita di mosaici realizzati da un unico artista su una superficie così estesa. Il parroco, papàs Vincenzo Matrangolo, spinto dal desiderio di arricchire la sua chiesa con immagini che predicassero la parola del Vangelo, dopo aver preso contatti per una possibile commissione con una pittrice greca decide, su suggerimento di papàs Pietro Tamburi, di contattare uno dei suoi stessi parrocchiani: Biagio Capparelli, che aveva collaborato alla realizzazione musiva della Theotôkos in trono nella cattedrale di Lungro. Biagio Capparelli che aveva terminato gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma accetta nel 1988 di assumere questo incarico e prima di mettersi all’opera si reca a studiare sul posto le maggiori realizzazioni musive presenti in Italia (Monreale, Cefalù, Ravenna). Nel 1990, prima di iniziare i lavori, egli sottopone alla commissione eparchiale per l’arte sacra un suo progetto relativo al rivestimento della volta dell’abside. Il progetto riceve l’approvazione. Così egli inizia a comporre quei mosaici ancora oggi non del tutto completati. Il piano iconografico già realizzato presenta all’esterno, nella lunetta sovrastante la porta della chiesa, la Deisis. All’interno della chiesa, nella volta del vima è raffigurata l’Etimasia affiancata dalle figure dei Dodici Apostoli sedute dentro cornici monolobate.